Strade e Piazze di Napoli
Le strade e le piazze de capoluogo partenopeo, in special modo quelle del suo centro storico, rappresentano delle attrazioni turistiche al pari dei più importanti musei o chiese della città. La storia, la cultura, le tradizioni di Napoli si possono infatti respirare appieno facendo anche una semplice passeggiata. Ecco qualche luogo che deve assolutamente far parte del vostro itinerario:
Spaccanapoli
Si tratta di una strada che “spacca” in due il centro storico della città e che offre allo sguardo di turisti e cittadini numerosissime testimonianze della storia, dell’arte e della cultura di Napoli. Spaccanapoli rappresenta il decumano inferiore della città: si tratta, nello specifico di una delle 3 strade, costruite dai greci, che percorrevano l’antica città di Neapolis. La strada, sebbene sia percepita come un unicum, è formata da 7 diverse arterie: via Pasquale Scura, via Maddaloni, via Benedetto Croce, via San Biagio dei Librai, via Vicaria Vecchia, via Forcella, via Giudecca Vecchia. Nella vostra passeggiata per Spaccanapoli potrete imbattervi con facilità in alcuni edifici di grande rilevanza storica, religiosa e culturale, quali la Basilica di Santa Chiara, la Chiesa di San Domenico Maggiore, Palazzo Venezia e il Museo civico Filangieri, solamente per citarne alcuni.
DECUMANI IL CENTRO STORICO DI NAPOLI
Da più di duemila anni turisti e cittadini percorrono i Decumani di Napoli, il reticolo geometrico di strade greco-romano tuttora conservato nella sua forma originale, e che rappresentano sotto molti punti di vista il cuore più antico della città.
Napoli infatti si è sviluppata mantenendo nel suo attuale cuore la struttura originaria disegnata dai Greci più di venticinque secoli fa. L’antica Neapolis nella sua architettura urbanistica aveva uno schema viario basato su tre ampie strade parallele longitudinali, i Decumani, intersecate ad angolo retto da una serie di strade più strette, i cardini, che corrispondono ai tanti vicoli del centro storico di oggi. Ai lati opposti dei tre decumani vi erano delle porte della Città.
L’area delimitata dai Decumani e dai Cardini, conosciuta come centro storico di Napoli, è talmente ricca di musei, chiese e monumenti che si farebbe torto a cercare di elencarli tutti, sicuramente degni di nota la Cappella di Sansevero che cela il Cristo Velato, la famosissima San Gregorio Armeno, sede immancabile per gli amanti dell’arte presepiale e Via Duomo, che porta al Duomo di San Gennaro, patrono della città di Napoli.
I decumani erano in numero di tre ( il maggiore, il superiore e l’inferiore ), mentre i cardini erano diciotto.
Il decumano maggiore, al centro dei tre decumani, corrisponde all’odierna Via dei Tribunali e segue ancora interamente l’antico asse viario dell’impianto greco della antica città di Neapolis. Un percorso che inizia da port’Alba, dove ci sono le prime mura greche di Napoli (piazza Bellini), e continua per via San Pietro a Majella, via dei Tribunali, per finire a Castel Capuano sede di vari tribunali cittadini.
Decumano Maggiore – Piazza Bellini Napoli
Lungo il percorso sono visitabili splendide chiese che conservano numerosi capolavori, come la chiesa di Santa Maria delle anime del Purgatorio, San Lorenzo, San Gregorio Armeno, il complesso dei Gerolamini, è inoltre la porta d’accesso ad un luogo affascinante e davvero suggestivo, la Napoli Sotterranea. Il ventre della città, dove a 40 m di profondità si snoda una fitta rete di cunicoli e cisterne.
Il decumano inferiore, meglio conosciuto come Spaccanapoli, è sicuramente quello più caratteristico. Per chi lo osserva da Castel Sant’Elmo oppure dalla Certosa di San Martino è facile capire l’origine di questo nome. Il cuore di quest’arteria, che dai Quartieri Spagnoli arriva a via Giudecca Vecchia, una parte di Forcella, è rappresentato da via San Biagio dei Librai.
Decumano Inferiore – Statua del dio Nilo Napoli
Lungo questa antica arteria cittadina si trovano alcuni degli edifici più significativi di tutta Napoli: la Chiesa del Gesù Nuovo, con il suo caratteristico bugnato a punta di diamante, la Basilica di Santa Chiara con il magnifico chiostro maiolicato, il palazzo Saluzzo di Corigliano, sede dell’Università Orientale, il palazzo di Sangro di Casacalenda e palazzo Venezia.
Il decumano superiore, così chiamato solo perché si trovava più in alto degli altri due, è il decumano meno conosciuto, lontano da luoghi commerciali o turistici, ma non per questo è meno importante degli altri due. In epoca greco-romana era frequentatissimo per la presenza di due teatri, ed era abitato da letterati ed aristocratici, che vivevano vicino alle Terme allora esistenti nelle vicinanze del decumano.
Decumano Superiore – Chiesa di Santa Maria Donnaregina Nuova
Purtroppo l’originario aspetto lineare del decumano superare risulta oggi perduto, a causa dei numerosi rifacimenti avvenuti nel corso dei secoli. Il suo tracciato si estende da via Sapienza arriva fino a Via Santi Apostoli, attraversando via Pisanelli e via dell’Anticaglia, in un susseguirsi di vestigia di epoca romana e palazzi di epoca rinascimentale, nonché diversi edifici religiosi e civili di primaria importanza come il Complesso degli Incurabili, il Teatro romano di Neapolis, Palazzo Caracciolo di Avellino o la Chiesa di Santa Maria Donnaregina Nuova.
Via San Gregorio Armeno
Celeberrima strada del centro storico partenopeo, via San Gregorio Armeno è nota in tutto il mondo per le numerose botteghe artigianali che custodiscono e tramandano l’arte presepiale napoletana. La strada risale all’epoca della dominazione romana e, secondo alcuni studiosi, la tradizione presepiale avrebbe origine proprio in quel periodo: i cittadini erano infatti soliti portare in dono al vicino tempio di Cerere delle statuette in terracotta fabbricate nelle botteghe vicine. Il periodo più suggestivo per passeggiare lungo la via dei presepi è senza dubbio quello natalizio; se, però, avete scelto di visitare Napoli in un altro periodo dell’anno, non disperate: le esposizioni delle botteghe durano tutto l’anno. E non dimenticate di comprare un pastorello per il vostro presepe! Potrete scegliere tra le statuine che rappresentano figure tradizionali e altre che, invece, raffigurano personaggi di stringente attualità (Barack Obama, Bin Laden, Berlusconi e tanti altri).
Via Toledo
Si tratta di un’arteria storica del capoluogo campano, edificata nel 1536 dai regi architetti Ferdinando Manlio e Giovanni Benincasa per volere del vicerè Pedro de Toledo. Il 18 ottobre 1870 fu ribattezzata “via Roma” in omaggio alla capitale del Regno d’Italia e mantenne questo nome sino al 1980, quando tornò alla sua denominazione originaria. Oggi via Toledo rappresenta, anche grazie alla pedonalizzazione, una delle strade più invitanti per chi ama fare shopping. L’arteria, però, è anche una zona di grandissimo interesse turistico, data l’importanza dei palazzi storici che vi si affacciano; tra questi: il Palazzo Doria d’Angri, quello del Banco di Napoli, la Chiesa dello Spirito Santo. La strada ospita anche l’accesso orientale della Galleria Umberto I.
Via Caracciolo
Via Caracciolo, porzione di lungomare racchiusa tra Mergellina e Santa Lucia, rappresenta uno dei posti più incantevoli dove passeggiare, soprattutto di domenica quando la zona viene spesso chiusa al traffico veicolare. Il percorso vi permetterà di apprezzare, tra le altre cose, la seicentesca fontana del Sebeto, il porticciolo di Mergellina e la Villa comunale, uno dei principali giardini storici della città. La strada è dedicata al celebre ammiraglio Francesco Caracciolo, giustiziato nel 1799 al termine della rivoluzione.
Via Chiaia
Interamente pedonalizzata e ricca di negozi e boutique, via Chiaiarappresenta un luogo ideale per chi ama lo shopping. Si tratterà di una passeggiata resa ancora più piacevole dagli scorci pittoreschi della strada e dagli edifici dal grandissimo valore storico e artistico che la costeggiano. La famosa strada si trova tra Piazza del Plescito e Piazza Trieste e Trento, in una zona decisamente ricca di attrazioni turistiche.
Piazza del Plebiscito
Il nome della piazza deriva dal “plebiscito” col quale nell’ottobre del 1860 venne celebrata l’annessione del Regno delle due Sicilie al Piemonte. Oggi Piazza del Plebiscito è senza dubbio la piazza più importante della città partenopea: su di essa si affacciano la Basilica di San Francesco di Paola, Palazzo Reale, Palazzo Salerno e il Palazzo della Prefettura. Al centro della piazza spiccano le statue equestri di Carlo III di Borbone e del figlio Ferdinando I, entrambe opera del Canova, anche se la seconda fu portata a termine da Antonio Calì. Da anni la piazza ospita i più importanti eventi napoletani come concerti e comizi elettorali.
Piazza Trieste e Trento
Praticamente adiacente a Piazza del Plescito, Piazza Trieste e Trento è uno spiazzale dalla forma irregolare ove convergono via Toledo, via Chiaia e via San Carlo. Al centro della piazza si trova la “Fontana del carciofo”, voluta dall’armatore Achille Laurao; ai suoi margini, invece, sorgono il Palazzo Reale, il Palazzo del Cardinale Zapata, il Teatro San Carlo e la Chiesa di San Ferdinando. Quando visiterete questa piazza, ricordate di fare una piccola sosta al Caffé Gambrinus, un antico locale di Napoli nel quale potrete ammirare stucchi, statue e quadri della fine dell’800, realizzate da famosi artisti napoletani.
Piazza Dante
Piazza Dante rappresenta uno snodo rilevante della città sin dall’antichità, quando era conosciuta col nome di “Largo del Mercatello”, in quanto luogo in cui si svolgevano mercati e scambi commerciali. Si tratta di una tappa quasi obbligatoria per i turisti, dato che sulla piazza si affacciano diversi e importanti monumenti cittadini. Tra questi spiccano sicuramente l’antica porta d’accesso al decumano maggiore della città, port’Alba e il Foro Carolino, progettato da Luigi Vanvitelli che disegnò un emiciclo che avrebbe dovuto accogliere la statua equestre di Carlo III di Borbone. La piazza ospita anche le chiese dell’Immacolata degli Operatori Sanitari, di Santa Maria di Caravaggio, di San Michele a Port’Alba e di San Domenico Soriano. Potrete inoltre ammirare, al centro della piazza, la statua di Dante Alighieri, datata 1871 e scolpita da Tito Angelini.
Piazza San Domenico Maggiore
Nel cuore dell’antica Neapolis e attraversata da Spaccanapoli sorge la Piazza di San Domenico Maggiore, voluta da Alfonso I di Napoli. Al centro dello slargo vi è l’obelisco, realizzato da Francesco Antonio Picchiatti, che i napoletani vollero erigere come ringraziamento per essere scampati a un’epidemia di peste. La piazza ospita la Chiesa basilicale di San Domenico Maggiore, dalla quale prende il nome, ma anche il cinquecentesco Palazzo Corigliano, il Palazzo Sangro di Casacalenda e il Palazzo Petrucci.
Piazza del Gesù
Attraversata da Spaccanapoli, la Piazza del Gesù Nuovo è uno dei simboli del centro storico della città. Deve il suo nome alla Chiesa del Gesù Nuovo, straordinario esempio di barocco napoletano, così denominata per distinguerla dalla Chiesa del Gesù Vecchio. E proprio la Chiesa del Gesù Nuovo, assieme al Monastero di Santa Chiara, rappresenta uno dei fiori all’occhiello dello spiazzale. Quello che però salterà subito ai vostri occhi è l’obelisco dell’Immacolata, una maestosa guglia di marmo bianco e bardiglio posta al centro dello slargo, riconosciuta come il più famoso obelisco del capoluogo campano: alla sua sommità potrete ammirare la statua di rame dell’Immacolata, in cima alla quale, l’8 settembre di ogni anno, i pompieri pongono una corona di fiori. Sul versante occidentale dello spiazzale vi sarà poi facile apprezzare alcuni storici palazzi di stile tardobarocco, come il Palazzo Pignatelli di Monteleone.e il Palazzo Pandola.